La prima volta che ho sentito parlare della risata come parte della pratica mattutina dello yoga è stata nel 2006, mentre stavo guardando “Anam – L’uomo senza nome”, l’ultimo video di Tiziano Terzani. Sono rimasto affascinato scoprendo che in alcuni Ashram in India, prima di iniziare la giornata, le persone si radunassero nel cortile per salutare il nuovo giorno con fragorose e contagiose risate. Alcuni anni dopo, nel 2013, ho avuto l’opportunità di conoscere il metodo dello “Yoga della risata”. Non so se sia stato io a cercarlo o viceversa.

Il suo creatore, il medico indiano Dr. Madan Kataria, ha avuto l’illuminante intuizione di unire esercizi che stimolano lo stimolo della risata a pratiche di respirazione yogica, note come pranayama. Questa combinazione mira a ottimizzare l’ossigenazione del corpo e del cervello, conferendo un aumento di energia e benessere. Nel metodo dello Yoga della Risata, chiunque può ridere senza una ragione specifica, senza la necessità di barzellette o comicità, ma semplicemente accendendo la risata attraverso l’interazione sociale e il contatto visivo. Poiché ridere è contagioso, presto la risata diventa spontanea. 

È importante notare che dal punto di vista scientifico, il nostro corpo non distingue tra una risata genuina e una indotta: entrambe comportano benefici fisiologici e psicologici simili.

La bellezza di questa tecnica risiede nella sua semplicità. Bastano infatti 10-15 minuti di risate continue per iniziare a percepire i benefici per la salute: 

Uno degli obiettivi del Dr. Kataria è promuovere la pace nel mondo attraverso le risate. Sebbene alcuni possano considerarlo un’utopia, è innegabile che la “reazione a catena” scatenata da una sessione di Yoga della Risata diffonda sentimenti di felicità, amore, tolleranza e perdono tra familiari, amici e persone di tutto il mondo, contribuendo a diffondere la pace in ogni angolo del pianeta.

Lo Yoga della Risata è un’arte adatta a tutte le fasce d’età: bambini, adolescenti, adulti e anziani. Nel 1995, Madan Kataria ha iniziato a ridere in un parco pubblico di Mumbai con soli cinque partecipanti, e oggi, questa pratica coinvolge persone provenienti da ogni parte del mondo.

E allora… BUONE RISATE A TUTTI! AH AH AH…