Satyananda

Swami Satyananda vide la luce ai piedi dell’Himalaya e si dimostrò subito un bambino dalle doti straordinarie. A soli sei anni ebbe la sua prima esperienza spirituale, un dono che lo avrebbe segnato per sempre. Le benedizioni dei saggi e dei sadhu che conobbe durante la giovinezza risvegliarono in lui il desiderio di intraprendere lo stesso cammino spirituale.

Così, a diciannove anni, lasciò la sua casa e la sua famiglia per cercare il suo guru, che trovò nella persona di Swami Sivananda. Dodici anni trascorsi al suo fianco, dedicandosi interamente al karma yoga, trasformarono Satyananda in un discepolo esemplare. Dall’alba fino a tarda notte, si immerse in ogni tipo di lavoro, dalle pulizie alla gestione dell’ashram. Il servizio al guru era la sua unica, grande passione.

Nonostante la sua acuta intelligenza e il suo genio versatile, la conoscenza di Paramahansa Satyananda non proveniva da istruzione o studio nell’ashram. Egli seguiva con fede l’unico comandamento del suo guru: “Lavora sodo e sarai purificato. Non cercare di attrarre la luce. La luce si svilupperà da dentro di te“. E così accadde, poiché il giovane discepolo acquisì una comprensione illuminata dei segreti della vita spirituale.

Per nove anni viaggiò attraverso India, Afghanistan, Birmania, Nepal e Ceylon, incontrando grandi santi e yogi, e trascorrendo tempo in isolamento per sviluppare le tecniche di yoga che avrebbero alleviato le sofferenze dell’umanità.

Nel 1963, la missione di Satyananda prese forma con la fondazione dell’International Yoga Fellowship Movement e della Bihar School of Yoga a Munger. Il suo obiettivo era aiutare un numero sempre maggiore di persone nel loro cammino spirituale. In poco tempo, studenti provenienti da tutta l’India e dall’estero accorsero alla scuola, diffondendo gli insegnamenti di Paramahansa Satyananda in ogni angolo del mondo.

Nel 1968, intraprese un vasto tour mondiale per condividere le antiche pratiche yogiche con persone di ogni casta, credo, religione e nazionalità. Negli anni successivi, Satyananda divenne noto in tutti i continenti come uno dei principali esponenti dello yoga e del tantra. Con il suo approccio dinamico e scientifico allo yoga e alla vita spirituale, guidò ed ispirò migliaia di centri e ricercatori spirituali in tutto il mondo, lasciando dietro di sé un’eredità di saggezza e amore che vive ancora oggi.

Nel 1988, Paramahansa Satyananda prese una decisione coraggiosa e radicale: lasciare Munger e intraprendere il kshetra sannyasa, la rinuncia all’istituzione. Senza dipendere dagli ashram e dalle istituzioni che aveva fondato, intraprese un pellegrinaggio attraverso i siddhatirtha dell’India come un sadhu itinerante. Questo gesto audace dimostra la sua profonda dedizione nella ricerca della verità. Nel 1990, fondò Sri Panchdashnam Alakh Bara, iniziando a vivere secondo lo stile di vita dei paramahamsa sannyasin. Questi sannyasin non lavorano soltanto per il loro seguito o la loro missione, ma hanno una visione universale.

Il Satyananda Yoga rappresenta un sistema completo di yoga che incorpora pratiche provenienti dai testi antichi del Samkhya, Vedanta, Yoga e Tantra, adattate alle esigenze e alle caratteristiche della realtà contemporanea.

Questo metodo, sviluppato ed esposto da Swami Satyananda Saraswati, è rinomato a livello internazionale e praticato in tutto il mondo sotto la guida di insegnanti formati in centri autorizzati. Il Satyananda Yoga non si attiene a nessun dogma o credo religioso, ma fornisce a ciascuno gli strumenti per sviluppare la salute, la pace mentale e una visione ispirata della propria vita.

Questo tipo di yoga è adatto a persone di tutte le età, provenienze e condizioni fisiche. Il Satyananda Yoga è un metodo graduale e sistematico che abbraccia tutti i livelli della personalità: fisico, energetico, mentale, emozionale, spirituale. L’enfasi è posta sullo sviluppo della consapevolezza e i praticanti sono incoraggiati ad approfondire, attraverso lo yoga, tutti gli aspetti della propria personalità.

Il cambiamento è un processo naturale: si manifesta come risultato di una pratica regolare eseguita con consapevolezza, non spingendo il corpo e la mente oltre i propri limiti. Il metodo opera attraverso pratiche tradizionali come asana, pranayama, yoga nidra e meditazione, che mirano a bilanciare il corpo e la mente, lavorare sul corpo energetico e comprendere, calmare e focalizzare la mente.

Una delle pratiche più innovative di questo metodo è lo Yoga Nidra, una pratica di rilassamento ideata da Swami Satyananda Saraswati. Inoltre, il metodo Satyananda include una serie di pratiche dinamiche di facile esecuzione chiamate “Pawanmuktasana“, che lavorano sulle varie parti del corpo, armonizzando il flusso di energia e preparando gradualmente la persona per asana più impegnative.